I CINQUE COMANDAMENTI

8 maggio
cinque incontri

8 – 15 – 22 – 29 maggio e 5 giugno  dalle 20.30 alle 22.30

I 5 COMANDAMENTI
Ovvero cinque consigli preziosi da tenere sul comodino quando si scrive
Perché se è vero che nella scrittura non esistono regole predefinite, è altrettanto vero che qualche dritta fa sempre comodo
Ciclo di approfondimenti
a cura di Silvia Gilardi

Il corso è riservato a chi ha già frequentato almeno un corso di scrittura

I 5 COMANDAMENTI

1) MENTIRE PER DIRE LA VERITA’

  • Travestire la propria esperienza per poterla trasformare in quella degli altri
  • Mascherare sé stessi: ciò che distingue l’autobiografia dalla fiction
  • Esercizio: cosa è finto e cosa è vero?

La menzogna è il mezzo necessario per raggiungere la verità narrativa. Riflettiamo insieme su quelle che sono le basi del processo creativo.

2) SHOW, DON’T TELL

  • Non dirlo, se puoi mostrarlo
  • Parola d’ordine: azione
  • Esercizio: vietato pensare

Sforziamoci di “far vedere” al nostro lettore ciò che stiamo raccontando. Scopriamo la potenza dei gesti che affidiamo ai nostri personaggi, impariamo a sceglierli con cura, evitando le banalità.

3) SAI TENERE UN SEGRETO?

  • Svelare a poco a poco
  • Il gap tra ciò che raccontiamo e ciò che non diciamo
  • Esercizio a sorpresa: questo non posso dirvelo… se no che segreto è?

In ogni opera di narrativa che si rispetti è fondamentale tener desto l’interesse del lettore, suscitando nella sua mente interrogativi di cui rimandiamo le risposte.

4) “GOD IS IN DETAILS”

  • Il dio della letteratura sta nei dettagli
  • La sospensione dell’incredulità
  • Esercizio: usa ciò che conosci

La scelta dei dettagli è cruciale per rendere credibile il mondo che stiamo costruendo per la nostra storia. Lo scrittore è colui che vede cose che normalmente sfuggono a un occhio distratto. Alleniamo lo sguardo e la nostra capacità di osservazione.

5) DILLO IN POCHE PAROLE

  • Precisione e memorabilità
  • Importanza della riscrittura
  • Esercizio: tagliare, tagliare, tagliare!

Soffermiamoci sui passaggi che intercorrono tra la prima stesura (istintiva, “di pancia”) e la necessaria riscrittura (meditata, “di testa”). Impariamo ad essere esigenti con noi stessi.
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