COL FIATO SOSPESO
Tecniche di suspense, utili anche a chi di thriller non ne scrive affatto
a cura di Silvia Gilardi,
docente di scrittura creativa, ghostwriter e collaboratrice editoriale
“Ogni storia con un inizio, una metà e una fine ha della suspense” (Patricia Highsmith)
Suspense: termine inglese derivante dal francese suspens [sys’pɑ̃], “sospeso”. Stato di tensione con cui si assiste al succedersi di fatti dei quali non si riesce a prevedere l’esito.
La parola “suspense” è spesso associata al concetto di paura e, quindi, a quei libri o a quei film di genere (gialli, thriller, horror) che mirano a provocare in noi brividi e terrore, facendoci (possibilmente) saltare sulla sedia.
In una visione più ampia, però, la suspense si rivela un ingrediente fondamentale per ogni tipo di storia: è la tensione narrativa che ci spinge a voltare la pagina e a chiederci come andrà a finire il racconto.
Attraverso letture ed esercizi mirati impareremo alcune tecniche utili alla costruzione della suspense:
• La suspense come tensione narrativa
• Creare l’atmosfera
• Coincidenze incredibili, ma non troppo
• Incipit: le linee d’azione
• Fuori o dentro la storia: il punto di vista
• E poi? Cosa accadrà?
Quando: sabato 15 giugno, dalle 14.30 alle 18.30
Dove: a Bergamo, in via Sant’Alessandro 32 (cortile interno)
Per info e iscrizioni: corsi.ilpaesechenonce@virgilio.it