Il Club degli Aspiranti Scrittori
Non il solito gruppo di lettura
a cura di Silvia Gilardi
docente di scrittura, ghostwriter e collaboratrice editoriale
Immagina un club dove poter condividere la tua passione per la lettura e la scrittura.
Un posto dove sentirti tra amici, dove poterti confrontare liberamente sui testi che hai letto (e che hai scritto).
Un appuntamento fisso, per chiudere fuori dalla porta gli impegni e le preoccupazioni di ogni giorno, e lasciare spazio alla creatività e alle idee.
Se almeno una volta hai sognato una stanza piena di libri dove poterti rilassare in compagnia di persone (e personaggi) interessanti… Be’, allora hai tutte le carte in regola per far parte del Club degli Aspiranti Scrittori!
Quando e dove ci incontreremo?
Una volta al mese, per cinque volte (+ un breve incontro introduttivo), presso la sede dell’associazione culturale Il Paese che non c’è, a Bergamo, in via Sant’Alessandro 32.
Cosa leggeremo?
Romanzi “di genere”, ovvero romanzi caratterizzati da elementi narrativi ben riconoscibili (come per esempio tematiche, atmosfere, ambientazioni e tipologie di personaggi ricorrenti).
Cinque storie molto diverse tra loro, che ci accompagneranno in un viaggio appassionante alla scoperta di alcuni dei principali generi letterari e del loro innegabile valore artistico.
Sì, perché dobbiamo proprio sfatare un mito: la narrativa di genere non è affatto letteratura di serie B.
Ogni mese sveleremo il titolo di cui parleremo all’appuntamento successivo.
P.S. Come in ogni club che si rispetti, esistono regole segrete, che verranno svelate agli iscritti durante il primo incontro…
Date e orari:
18 ottobre (incontro introduttivo)
22 novembre – 20 dicembre – 24 gennaio – 21 febbraio – 28 marzo
dalle 20.30 alle 22
Per info e iscrizioni: corsi.ilpaesechenonce@virgilio.it
“Vedo me stesso essenzialmente come un lettore. Mi è accaduto di avventurarmi a scrivere, ma ritengo che quello che ho letto sia molto più importante di quello che ho scritto. Si legge quello che piace leggere, ma non si scrive quello che si vorrebbe scrivere, bensì quello che si è capaci di scrivere.
Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto, io sono orgoglioso di quelle che ho letto”.Jorge Luis Borges